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INTOLLERANZE ALIMENTARI E ALLERGIE AD ALIMENTI


Con l’intento di mettere ordine nel pensare comune, sia le intolleranze alimentari che le vere e proprie allergie ad alimenti sono manifestazioni di "fastidio" ad un determinato alimento ma nascono da diversi sistemi del corpo e presentano dei sintomi diversi. Infatti nelle allergie entra in gioco il sistema immunitario, mentre nelle intolleranze il sistema digerente e la differenza fondamentale consiste nel fatto che l’allergia è una reazione, in quanto immunologica, mediata da immunoglobuline della classe IgE, mentre l’intolleranza è una reazione dell’organismo legata ad esempio alla carenza di un enzima capace di digerire quel determinato alimento come succede nel caso delle intolleranze al lattosio. In questo caso infatti si riscontra un deficit della lattasi che è l’enzimo preposto alla digestione del latte.

Le allergie solitamente danno una sintomatologia acuta e talvolta violenta la cui diagnosi prevede esami del sangue e test cutanei di competenza medica.

Le intolleranze alimentari danno invece spesso una sintomotalogia alquanto varia, ricorrente e persistente tipo gonfiori, capogiri, cefalee, stanchezza cronica, dermatiti, improvvisi cambiamenti di peso, insonnia, certe forme di lieve depressione, tutti sintomi che spesso, prima di accorgersi che la causa è un determinato alimento possono passare mesi se non anni.

A differenza delle allergie, le intolleranze si manifestano gradualmente e non in modo violento, e sono sempre associate alla quantità dell’alimento che viene ingerita.

In questo caso invece la diagnosi si effettua con esami specifici, come il Dria Test e il Vega Test e soprattutto molto utile è la dieta di eliminazione la quale evidenzia se i sintomi si attenuano togliendo il cibo sospetto.

Spesso le intolleranze nascono dal consumo eccessivo di cibi che piacciono a tal punto da non poterne fare a meno, e verso i quali si è sviluppata una vera e propria dipendenza psicofisica. Perciò in tali casi, come primo rimedio è opportuno evitare di mangiare gli stessi cibi tutti i giorni, e fare attenzione a quelli che, anche solo per abitudine, ingeriamo tutti i giorni. Ricordiamo inoltre che qualsiasi alimento, consumato spesso e in dosi massicce, può risultare intollerato, soprattutto dopo un periodo di stress o una malattia, situazioni che affaticano sia l’intestino che le difese immunitarie.

In linea di massima i cibi più incriminati sono:

Il grano raffinato e con esso il pane e i prodotti da forno, corn flakes, pizza, carne e verdure impanate, dolci, birra, whisky e gin; il latte e i suoi derivati come pure tutti gli alimenti dolci che lo contengono; i lieviti e con essi si includono il solito pane, pasta da pane, pizza, brioches, pasticcini, torte, birra, sidro, ma anche formaggi fermentati, panna acida, salsa di soia, funghi, integratori a base di lievito. Inoltre le uova e tutti i cibi preparati con le uova: maionese, pasta all’uovo, ravioli, prodotti precotti o piatti pronti che contengono impanature, torte, gelati, budini, creme industriali; la frutta secca e la soia e in questo caso occorre rinunciare a noci, nocciole, arachidi, mandorle, anacardi e tutti i prodotti industriali che contengono gli oli estratti da questi cibi. La soia compare come ingrediente in molti alimenti, come gelati e yogurt di soia, tofu, hamburger vegetariani e cioccolata.

E non per ultimo anche il pomodoro per la mia esperienza è spesso incriminato soprattutto se non fresco e quindi se non di stagione.


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